24-11-2020
Una consensus internazionale sulla prevenzione delle infezioni respiratorie ricorrenti
Il criterio diagnostico per infezioni respiratorie ricorrenti (IRR) varia in base ai paesi: in Italia, per esempio, un bambino viene ritenuto predisposto se presenta almeno sei episodi in un anno oppure almeno un episodio al mese di infezione delle alte vie tra settembre e aprile oppure almeno tre episodi di infezione delle basse vie in un anno.
La prevenzione: missione possibile?
Alla prevenzione delle IRR, responsabili di elevati costi sociosanitari, i pediatri sono particolarmente attenti e sensibili. Poiché la sua principale condizione favorente è l’immaturità del sistema immunitario del bambino appare evidente che essa rappresenti il principale obiettivo di intervento, per il quale si possono contemplare differenti modalità di approccio, approfondite e discusse nella consensus.
Le strategie percorribili
Ogni bambino rappresenta una storia a sé per cui la prevenzione dovrebbe essere intrapresa sulla base di una soluzione il più possibile personalizzata nell’ambito delle varie strategie disponibili:
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l’immunomodulazione, mirata a stimolare o regolare l’attività di particolari componenti del sistema difensivo;
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la supplementazione vitaminica;
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l’impiego di probiotici e il ricorso a medicine complementari.
Per ciascuna di queste possibili soluzioni la consensus, sulla base delle più recenti evidenze scientifiche, propone un’attenta analisi critica per definire criteri di impiego, potenzialità e limiti, offrendo così un utile supporto di orientamento.
Fonte: Esposito S, Jones MH, Feleszko W, Martell JAO, Falup-Pecurariu O, Geppe N, Martinón-Torres F, Shen KL, Roth M, Principi N. Prevention of New Respiratory Episodes in Children with Recurrent Respiratory Infections: An Expert Consensus Statement. Microorganisms. 2020 Nov 17;8(11):E1810