4-3-2021
Piercarlo Salari
Pediatra e divulgatore medico-scientifico, Milano
La rinite allergica (RA) comporta un impatto quanto mai gravoso sugli individui affetti e in particolare sui bambini.
Innanzitutto perché la sua comparsa interessa già le prime epoche di vita e registra un progressivo aumento: la prevalenza, infatti, già oltre il 5% a 3 anni d’età, raggiunge l’8,5% a 6-7 anni e il 14,6% a 13-14 anni, superando in alcuni paesi industrializzati il 50% in età adulta.
In secondo luogo va ricordata la frequente comorbilità con asma e/o congiuntivite, la cui presenza configura fenotipi che devono essere opportunamente differenziati e, per così dire, “gestiti”.
A queste considerazioni si aggiungono le implicazioni cliniche e sintomatologiche: la compromissione dell’integrità dell’epitelio nasale si associa al rilascio di fattori, quali per esempio allarmine e altre molecole note come Danger-Associated Molecular Patterns (DAMPs), che promuovono la riparazione tessutale ma al tempo stesso inducono infiammazione e attivano le cellule del sistema immunitario.
L’effetto risultante è l’innesco di una cascata di eventi responsabile sia dell’automantenimento – e quindi della cronicizzazione – del processo patologico, al quale possono sovrapporsi anche infezioni ricorrenti, sia dell’interessamento di tutti i componenti mucosali, tra cui le fibre nervose sensoriali e nocicettive, con ulteriore amplificazione dell’iperreattività dell’individuo.
Si spiega così la molteplicità delle ripercussioni della RA sul sonno, sulla concentrazione, sul benessere e in generale sulla qualità di vita.
Da qui, parallelamente alla necessità di una terapia personalizzata, l’importanza di un intervento mirato a preservare l’equilibrio fisiologico locale e pertanto ad arrestare la fenomenologia allergica.
La detersione delle fosse nasali è ormai una prassi consolidata ma due aspetti vanno debitamente considerati:
⇒ la metodica
⇒ la soluzione utilizzata
Relativamente alla prima la nebulizzazione in doccia nasale, in combinazione con un apparecchio per aerosol, è senza dubbio una strategia pratica, rapida, indicata a tutte le età, efficace nel favorire l’idratazione, la fluidificazione e la rimozione del muco grazie alla generazione di particelle di diametro adatto a raggiungere seni paranasali e vie aeree superiori.
Per quanto riguarda la soluzione, meritano attenzione due componenti dotati di azione differenziata e sinergica:
⇒ l’acido ialuronico ad alto peso molecolare
⇒ l’estratto di semi di pompelmo.
Il primo è caratterizzato da numerose proprietà (emolliente, protettiva, pro-riparatrice, antiadesiva e antibiofilm) che lo rendono un trattamento adiuvante per la disfunzione olfattiva, per modulare l’infiammazione e contrastare la colonizzazione batterica.
L’estratto di semi di pompelmo esplica azione antimicrobica nei confronti di numerosi batteri Gram positivi e negativi e vanta attività antiossidanti più spiccate rispetto ad altri concentrati di succo.
Il binomio di questa soluzione con la doccia nasale può pertanto contribuire ad alleviare la fastidiosa sintomatologia di numerose affezioni delle alte vie aeree, tra cui la RA, migliorando la respirazione e il benessere del bambino.
Bibliografia
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PER SAPERNE DI PIÙ
http://s.alchemer.eu/s3/Richiesta-campioni-Arysol