22-10-2020
Panoramica della realtà epidemiologica italiana
Anche se nei bambini l’infezione da SARS Cov-2 dà luogo a manifestazioni meno severe rispetto a quelle osservate nella popolazione adulta, è in ogni caso importante identificare i fattori in grado di favorire l’insorgenza di complicanze o di condizionare sfavorevolmente il decorso. A tale scopo è stata condotta un’analisi circostanziata dei dati nazionali raccolti fino all’8 maggio e stratificati per fasce d’età (0-1, 2-6, 7-12 e 13-18 anni).
Le evidenze emerse
I dati principali, relativi ai 3836 casi pediatrici annoverati (pari all’1,8% di tutte le infezioni registrate dall’inizio della pandemia) possono essere così riassunti:
- l’età mediana è risultata di 11 anni, con una distribuzione tra i sessi pressoché equivalente (i maschi sono stati il 51,4%)
- 511 pazienti (pari al 13,3%) sono stati ricoverati, dei quali il 3,5% in terapia intensiva; i decessi sono stati 4
- il 5,4% era affetto da altre patologie concomitanti
- il decorso è stato lieve nel 32,4% dei pazienti e severo nel 4,3%, con particolare riguardo ai bambini d’età uguale o inferiore a 6 anni (10,8%). Non è stato possibile identificare i casi di infiammazione multisistemica
Le conclusioni
- L’indagine conferma il minore impatto dell’infezione da COVID-19, in termini sia epidemiologici sia clinici, sui bambini
- La probabilità di infezione grave appare inversamente correlato all’età
- I principali fattori di rischio di forma severa sono rappresentati dall’età inferiore a 1 anno e dalla preesistenza di comorbilità
Fonte: Bellino S, Punzo O, Rota MC, et al. COVID-19 Disease Severity Risk Factors for Pediatric Patients in Italy. Pediatrics. 2020; 146:e2020009399