Il confronto tra il Presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, Claudio Montaldo, e le OO.SS della medicina convenzionata ha portato alla condivisione e alla firma di un documento che rappresenta un’apertura rispetto all’Atto di Indirizzo e che vede riconosciute finalmente le peculiarità della Pediatria di Famiglia, fiore all’occhiello del sistema dell’assistenza nel nostro Paese. Un risultato ottenuto in una giornata di lavori aperta dal Sottosegretario al Ministero della Salute, Vito De Filippo, nella quale si dovevano mettere in evidenza e sciogliere i nodi politici emersi nella trattativa con la SISAC.
Si tratta di un recupero importante rispetto al recente passato, che la FIMP ha sempre perseguito sostenendo con forza di non voler disperdere quei valori assistenziali fino a oggi garantiti dalla Pediatria di Famiglia.
Sono vari i punti fermi contenuti nel documento in coerenza con quanto più volte ribadito e richiesto da FIMP:
a. la valorizzazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) come livello organizzativo di base;
b. la partecipazione alle AFT dei pediatri in forma singola e associata;
c. il profilo giuridico del pediatra di fa miglia qualificato come libero-professionista in rapporto convenzionale con il Servizio sanitario nazionale;
d. la conferma della capillarità dell’assistenza pediatrica e dei suoi livelli organizzativi, maturati attraverso progetti originali talora differenti dai percorsi della medicina generale;
e. la necessità di assetti organizzativi adeguati alle esigenze dei bambini e adolescenti in conformità della peculiarità della professione pediatrica;
f. la necessità di normare diversamente da quanto fino a ora prospettato l’utilizzo delle risorse economiche già destinate ai fattori produttivi, mantenendo inalterato l’attuale livello retributivo del pediatra;
g. la realizzazione in subordine delle Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) demandata alle Regioni e alle Aziende prevedendo un apposito finanziamento.
Il documento siglato, rappresenta una base dalla quale iniziare finalmente a lavorare e a confrontarsi con la SISAC, creando i presupposti politici per aprire il confronto tecnico per la definizione dell’articolato normativo di un nuovo ACN che rappresenti un vero passo in avanti nello sviluppo dell’assistenza pediatrica sul territorio.