La pulizia delle cavità nasali è una pratica sempre più consigliata sia nella prevenzione sia nel trattamento delle patologie infiammatorie acute e croniche del distretto naso-sinusale, specialmente in ambito pediatrico.
I lavaggi nasali consentono di “pulire” le fosse nasali rimuovendo muco, croste, detriti cellulari e vari contaminanti dell’aria, come i comuni allergeni e patogeni, favorendone il loro movimento verso il rinofaringe. Inoltre è stato ampiamente constatato che i lavaggi nasali migliorano la clearance mucociliare e riducono le concentrazioni locali di mediatori pro-infiammatori, come istamina e prostaglandine, e umidificano la mucosa nasale.
Otorinolaringoiatri e pediatri, nella loro pratica clinica, spesso raccomandano i lavaggi nasali nella rinosinusite acute e cronica (RSA e RSC); il loro utilizzo infatti è associato a un netto miglioramento dei segni e sintomi, a un minore consumo di farmaci, come antibiotici, corticosteroidi locali e sistemici, decongestionanti ecc., e a un minor tasso di riacutizzazioni nelle forme croniche. Secondo l’International Consensus Statement on Allergy and Rhinology: Rhinosinusitis del 2016 i lavaggi nasali rientrano ormai a pieno titolo e con un buon livello di evidenza nel trattamento della rinite allergica e della rinosinusite. Ancora, una recente metanalisi pubblicata sul British Medical Journal afferma che i lavaggi nasali rappresentano un trattamento efficace e sicuro per il comune raffreddore nei soggetti in età pediatrica.