L’andamento epidemiologico osservato negli ultimi 50 anni ha registrato una netta inversione di tendenza con una progressiva diminuzione dell’acuzie e il parallelo incremento della cronicità. Tutto ciò ha avuto evidenti ripercussioni sui Servizi Sanitari, messi in crisi dall’impennata dei costi che tali condizioni comportano. Si stima che il 70-80% delle risorse sanitarie a livello mondiale siano oggi assorbite dalla gestione delle malattie croniche. Anche in Italia è progressivamente cresciuta la richiesta di risorse a esse destinate. Tutto ciò ha comportato l’emanazione di provvedimenti legislativi (Legge n. 189/2012, Patto per la Salute 2014-2016), indirizzati anche a una più efficace presa in carico dei pazienti con patologie croniche attraverso una migliore riorganizzazione dell’assistenza territoriale, rendendo obbligatorie le forme aggregative mono-professionali (AFT) e multi-professionali (UCPP). Inoltre, in attuazione del Patto per la Salute 2014-2016, il Ministro della Salute Lorenzin, il 22 luglio 2016, ha trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni il “Piano Nazionale della Cronicità”.