Care Colleghe e cari Colleghi,
questo quarto numero de Il Medico Pediatra prende le mosse – dopo il numero monotematico dedicato al nuovo Accordo Collettivo Nazionale – dall’inizio della stagione fredda. L’autunno è la stagione in cui tradizionalmente i nostri studi si affollano per la ripresa della frequenza della scuola dell’infanzia e dell’obbligo e le conseguenti epidemie di malanni che decimano le classi e riempiono le nostre sale d’aspetto.
Per questo motivo ci è sembrato utile dedicare questo numero per l’appunto ai ‘malanni’ di stagione, con un focus su bronchiolite e influenza, oltre che sulla pertosse.
Quest’anno, per la prima volta, è stata messa in campo una campagna di prevenzione nei confronti della bronchiolite da VRS con i nuovi anticorpi monoclonali. È auspicabile che la campagna, estesa a tutto il territorio nazionale, faccia la sua parte nel limitare l’incidenza di questa grave patologia che, non lo si deve dimenticare, è tuttora gravata da una relativamente piccola, ma comunque significativa, mortalità e che negli anni successivi alla pandemia ha mostrato un anticipo e una durata del periodo epidemico diversi che in passato.
Sempre per quanto riguarda la prevenzione, anche la diffusione della vaccinazione antinfluenzale, inserita come raccomandata nel Calendario per la vita, contribuirà a limitare l’incidenza dell’influenza in età pediatrica.
Certamente si può fare di più – e mi riferisco in particolare alla campagna per la vaccinazione antinfluenzale –, ma dalle prime notizie che giungono dai nostri studi e anche dalla mia esperienza personale, si può affermare che un numero crescente di genitori richiede la vaccinazione antinfluenzale per i propri bambini e questo, come avviene sempre in questi casi, avviene certamente grazie alle Autorità sanitarie, ma anche attraverso quel passaparola che ben conosciamo e che deriva dall’informazione diretta e puntuale che costituisce una parte insostituibile della nostra attività quotidiana.
È quindi venuto il momento di rivendicare con forza il nostro insostituibile ruolo per quanto riguarda le vaccinazione che deve vedere il Pediatra di Famiglia non solo nel ruolo di consigliere o di facilitatore, ma in quello di protagonista.
Troverete inoltre in questo numero il Progetto FIMP sulla febbre. Fare chiarezza sulla febbre, questo spauracchio così temuto dai genitori, è un compito essenziale di noi pediatri sia per quanto riguarda la tutela della salute dei nostri pazienti sia per evitare comportamenti autoprescrittivi talvolta sbagliati. Il Pediatra di famiglia dev’essere davvero il riferimento per tutte le buone pratiche, a cominciare da quelle più quotidiane come la gestione della febbre che tanto tempo ci porta via ma che merita di non essere banalizzata. Infine, troverete la recensione di due libri. Il primo è un manuale di pediatria molto ben fatto che merita senz’altro la nostra attenzione. Il secondo, di un Autore che tutti conosciamo, è un affascinante excursus tra arte, musica e letteratura come pretesti per parlare di medicina in modo nuovo e umanissimo.
Buona lettura!