Egregi Signori,
Grecia, Italia e Cipro come parte della Regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono una zona sicura dove la poliomielite è sotto controllo e i bambini sono regolarmente vaccinati. Tuttavia, un numero crescente di rifugiati che arrivano in questi paesi potrebbe cambiare la situazione attuale.
Come è noto, la guerra in Siria e nelle aree circostanti comporta la migrazione di un numero enorme di persone. Grecia, Italia e Cipro sono molto vicine e stanno attualmente ricevendo un gran numero di rifugiati (più di un milione finora). La maggior parte di loro sono in fuga oltre il confine di questi paesi e rimanere nei paesi raggiunti per un periodo di tempo più o meno lungo, prima che di raggiungere altri paesi in tutta Europa.
Siamo profondamente preoccupati con le condizioni di salute dei profughi, soprattutto per quanto riguarda il loro stato vaccinale. L’esistenza di virus della polio nei loro paesi di origine (Siria, Iraq, Afghanistan), è chiaramente evidenziata dai riferimenti sottostanti (tra cui un certo numero di documenti OMS).
Un’ulteriore preoccupazione è il fatto che in molte parti di questi paesi, a causa della guerra in corso, la maggior parte dei programmi di vaccinazione, tra cui «attività supplementari di immunizzazione» (SIAS) sono stati sospesi.
Considerato quanto sopra, e in aggiunta alla comparsa di casi di polio in queste aree (si allegano i relativi riferimenti), vi è un rischio palese di diffusione del polio virus, in primis nei paesi sopracitati così come in altri paesi in Europa che accoglieranno i migranti. Inoltre, altre epidemie prevenibili, come il morbillo, ancora prevalente in Europa può essere innescato dalla presenza dei rifugiati e in particolare colpiscono la popolazione migrante.
Per questo motivo, l’Accademia Europea di Pediatria (EAP) e tutte e tre le società pediatriche dei paesi in prima linea raccomandano la vaccinazione di massa di rifugiati con una dose di vaccino orale vivo contro la poliomielite (OPV). Si consiglia la vaccinazione di tutti i profughi, a prescindere dallo stato vaccinale nel loro paese di origine. OPV può essere somministrato sia nel paese di ingresso o nei paesi di destinazione. Si consiglia vivamente la vaccinazione nel paese di ingresso che consideriamo l’approccio più appropriato ed efficace per prevenire la potenziale diffusione di epidemie.
Questa proposta di «attività di immunizzazione supplementare» potrebbe contribuire allo sforzo globale dell’OMS per l’eradicazione della polio dal pianeta. Inoltre, un tale sforzo proteggerà abitanti suscettibili, in particolare i bambini dei paesi europei così come la popolazione migrante. A nostro avviso, dando massima priorità alla prevenzione della polio, come già detto, dovrà essere considerata anche la vaccinazione contro altre minacce epidemiologiche prevenibili come il morbillo.
Vi saremmo grati per il vostro parere e una risposta immediata in merito all’iniziativa proposta.
Tutti noi, che ci impegniamo a lavorare per un futuro migliore per la salute dei bambini, non possiamo che essere profondamente preoccupati per le conseguenze dei questa migrazione di massa, che insieme alle altre conseguenze disumane ed esperienze di queste persone, minaccia anche di sovvertire la realtà mondiale per la salute con la diffusione di gravissime infezioni.
Vi preghiamo di sostenere un’iniziativa per un programma di vaccinazione mirato a tutti i bambini migranti come parte del processo di registrazione per l’entrata in Europa.