La toilette delle cavità nasali rappresenta una pratica sempre più consigliata sia nella prevenzione sia nel trattamento delle patologie infiammatorie acute e croniche del distretto rino-sinusale, specialmente in ambito pediatrico. Purtroppo nei piccoli pazienti la toilette spontanea delle cavità nasali risulta difficoltosa perché spesso questi non sono in grado di soffiarsi adeguatamente il naso. L’abnorme accumulo di essudato, catarrale o mucopurulento, può favorire l’insorgenza di processi flogistici sia locoregionali, come otiti, rinosinusiti, sia a distanza, come laringiti, tracheo-bronchiti, polmoniti, sindrome rinobronchiale, con ripercussioni notevoli per la salute dei bambini e con costi esorbitanti per il sistema sanitario. I lavaggi nasali rivestono quindi un ruolo fondamentale. Questi, infatti, consentono di “pulire” le fosse nasali liberandole da muco, croste, detriti cellulari e da vari contaminanti dell’aria, come i comuni allergeni e patogeni. Le soluzioni saline comunemente impiegate possono essere sterili oppure contenere acqua di mare o proveniente da sorgenti termali, o possono essere arricchite di elementi naturali aggiuntivi sfruttandone il ruolo terapeutico aggiuntivo (antiallergico, antiossidante, antinfiammatorio). Tra queste molecole l’ectoina sta suscitando un notevole interesse clinico per la presenza di diversi studi che ne esaltano la sua efficacia per il trattamento delle comuni affezioni flogistiche delle alte vie aeree.