Care Colleghe e Cari Colleghi,
l’obesità infantile rappresenta da anni una piaga per tutta la nostra società. Nonostante i numerosi interventi preventivi e terapeutici messi in atto in vari ambiti, il problema persiste ed è un fattore di rischio importante per patologie future.
È necessario che noi Pediatri di famiglia diamo una svolta all’approccio a tale problematica!
I dati italiani a nostra disposizione, in merito a frequenza e distribuzione regionale dell’obesità, derivano da informazioni rilevate soprattutto in età scolare, epoca in cui probabilmente è già tardi per intervenire.
Per tale motivo la Fimp, ha deciso di essere partner con la Clinica Pediatrica ed Endocrinologica dell’IRCCS Istituto Giannina Gaslini, con l’Università degli Studi di Genova e con Helpcode Italia, nell’analisi delle abitudini alimentari, degli stili di vita dei bambini italiani e dei loro parametri auxologici.
Attraverso un questionario online compilato dai genitori, tali informazioni verranno analizzate da un team di statistici e ci verrà fornita una fotografia dell’attuale situazione italiana in tema di obesità infantile.
Obiettivi di questo studio sono, non solo avere dati di prevalenza dell’obesità nelle varie regioni italiane a tutte le età dei bambini, ma anche comprendere quale sia la più comune età di insorgenza del problema, quali siano gli errori alimentari e di stile di vita più frequenti e quale sia il grado di aderenza alla dieta mediterranea dei bambini italiani.
Queste informazioni consentiranno di identificare le strategie preventive da mettere in atto e i momenti, nell’ambito della crescita dei nostri bambini, in cui sia maggiormente richiesta l’attenzione del Pediatra di famiglia.
Metteremo in atto la vera prevenzione primaria dell’obesità, che è il nostro principale compito.
Con questo progetto, inoltre, potremo dimostrare la forza numerica della Pediatria di famiglia nella raccolta dati, unica realtà al mondo in grado di portare avanti progetti così ambiziosi in tema di numerosità del campione da analizzare. Tutta la medicina sta andando in questa direzione, ma noi siamo gli unici già pronti alla raccolta dati.