La tempesta che la pandemia ha portato in tutto il mondo è stata la peggiore che le generazioni oggi presenti hanno vissuto, le conseguenze sono state devastanti sul piano umano, sanitario, psicologico, economico e sociale.
Ma anche dopo il più violento degli uragani torna sempre il sereno… e l’arcobaleno!
Abbiamo imparato ad affrontare difficoltà mai incontrate e con esse siamo cambiati e migliorati; il nostro lavoro quotidiano ha subito “gioco forza” modifiche strutturali che in prospettiva porteranno a orizzonti nuovi. Abbiamo imparato a usare meglio la tecnologia per comunicare tra noi e con le famiglie dei nostri assistiti, compiuto un passo avanti considerevole nel campo della telemedicina e siamo pronti a espandere i nostri impegni con le tecniche di diagnostica di primo livello per cercare di chiudere i percorsi diagnostici.
Abbiamo confermato, se ancora ce ne era bisogno, quanto siano importanti le Cure Primarie e la nostra presenza capillare sul Territorio, rinsaldato il rapporto di fiducia con le famiglie, per le quali siamo stati uno dei pochi punti fermi a cui aggrapparsi nel vento delle informazioni molteplici e contrastanti.
Abbiamo dimostrato quale ruolo ci spetta nella Sanità e dato una misura valida di cosa è importante, continuando a lavorare per non abbassare le coperture vaccinali, per dare continuità all’effettuazione dei Bilanci di Salute e al monitoraggio del neurosviluppo nei bambini piccoli, per mantenere l’attenzione costante sui soggetti affetti da malattie croniche e rare. Tutti compiti che vanno oltre la routinaria cura della patologia acuta… e la desertificazione dei P.S. Pediatrici ne è stata la prova. Abbiamo collaborato con le istituzioni, con il Ministero, offrendo la nostra piena disponibilità e proponendoci come attori fattivi per cercare di arginare le inondazioni di problematiche a livello del territorio, dove si stava giocando la battaglia più importante della trasmissibilità. E abbiamo imparato quanto le difficoltà aiutano a cambiare, a rinnovarsi, a migliorare. Siamo pronti ad affrontare nuove sfide formative che ci coinvolgano e ci stimolino a raggiungere alti profili assistenziali, per il bene dei nostri “ragazzi”, per l’affermazione e il futuro della nostra specialità… la Pediatria di Famiglia.
L’ARCOBALENO ora è quello che ci aspetta e tutti insieme, “vecchi e giovani” Pediatri, con rinnovata fiducia nella nostra categoria, lo sapremo dipingere a colori forti!!!