10-3-2021
Variazioni temporali delle manifestazioni cliniche dell’infezione da SARS-Cov-2
A differenza dell’adulto, in cui l’impatto clinico del SARS-COv2 è stato già bene caratterizzato, le acquisizioni in ambito pediatrico, complice la casistica fortunatamente più circoscritta, sono ancora parziali e tuttora in divenire, anche in relazione possibili differenze tra aree geografiche.
Acquistano perciò interesse studi retrospettivi come quello pubblicato da vari specialisti dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, una delle zone maggiormente colpite, che nell’arco di tre mesi, dal 25 febbraio al 23 maggio 2020, ha raccolto e sistematizzato sulla base delle caratteristiche cliniche i 35 casi ricoverati.
I criteri classificativi
I pazienti con infezione da SARS-CoV2 sono stati classificati in sei categorie:
- sepsi neonatale/infantile
- polmonite
- sindrome influenzale
- sindrome infiammatori multisistemica
- manifestazioni neurologiche
- miscellanea (bambini positivi al virus ma ricoverati per ragioni non dovute all’infezione)
Sulla base di un criterio cronologico sono stati inoltre ben differenziati due gruppi di pazienti: 14 ricoverati nella prima fase, dopo una mediana di 20 giorni dall’inizio dell’epidemia, e 21, ricoverati dopo 59 giorni.
L’analisi dei due gruppi ha evidenziato nel primo la presenza di livelli più elevati di neutrofili, piastrine, proteina C reattiva e procalcitonina, mentre nel secondo si sono registrati valori più bassi di linfociti. Funzione renale, valore di LDH e giorni di febbre non sono risultati differenti tra i due gruppi.
Dai risultati alle considerazioni pratiche
I riscontri emersi da questo studio evidenziano che nella prima fase della pandemia i bambini ricoverati presentavano gli elementi tipici di una malattia infettiva: sintomi influenzali, polmonite o sepsi virale, suggestivi di un’aggressione diretta del SARS-Cov-2.
Dopo l’introduzione delle misure di isolamento sociale l’infezione ha denotato manifestazioni fisiopatologiche più tipiche di una malattia immunomediata.
A prescindere da questi due cluster temporali, analogamente ad altre osservazioni ed esperienze, le manifestazioni sono risultate più lievi nei bambini, nei quali un maggior coinvolgimento respiratorio si è associato alla presenza di comorbilità (sindrome di Down e cronicità).
È stato inoltre confermato il tropismo del SARS-Cov-2 per le vie aeree, documentato dal riscontro di alterazioni radiografiche in sede polmonare anche nei soggetti asintomatici.
Fonte: Mazza A, Di Giorgio A, Martelli L, Pelliccia C, Pinotti MA, Quadri V, Verdoni L, Decio A, Ruggeri M, D’Antiga L. Patterns of Presentation of SARS-CoV-2 Infection in Children. Experience at the Italian Epicentre of the Pandemic. Front Pediatr. 2021 Jan 28; 9:629040
Link inerenti
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