22-10-2020
Lo stato dell’arte emergente da metanalisi di studi osservazionali
La sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) riserva ancora numerosi aspetti da esplorare soprattutto per quanto riguarda i fattori ambientali in grado di favorire la sua insorgenza o al contrario di svolgere un ruolo protettivo e la caratterizzazione di marker diagnostici.
Obiettivo
Gli autori di questa revisione, prima e unica nel suo genere, hanno selezionato, tra i 1839 raccolti, 35 articoli, relativi a 63 metanalisi che avevano preso in considerazione 40 fattori ambientali e 23 biomarker.
Risultati
Le evidenze non hanno portato all’identificazione di biomarker clinici sufficientemente attendibili, ma in compenso hanno consentito di differenziare i fattori ambientali in due gruppi:
fattori convincenti (classe I) si sono delineati:
- una condizione di obesità della madre prima della gravidanza (OR 1,63)
- eczema atopico nel corso dell’infanzia (OR 1,31)
- ipertensione in gravidanza (OR 1,29)
- preeclampsia (OR 1,28) ed esposizione della madre in gravidanza all’acetaminofene (rischio relativo 1,25)
fattori altamente suggestivi (classe II) sono stati considerati:
- l’abitudine al fumo della madre in gravidanza (OR 1,6)
- lo sviluppo di asma durante l’infanzia (OR 1,51)
- il sovrappeso della madre prima della gravidanza (OR 1,28)
- il livello plasmatico di vitamina D
Come sottolineano gli autori, le associazioni rilevate non si prestano a interpretazioni di natura eziologica, ma si profilano in ogni caso come elementi di interesse che, pur richiedendo ulteriori conferme, possono essere di utilità nel contesto di una valutazione anamnestico-clinica.
Fonte: Kim JH, Kim JY, Lee J, Jeong GH, Lee E, Lee S, Lee KH, Kronbichler A, Stubbs B, Solmi M, Koyanagi A, Hong SH, Dragioti E, Jacob L, Brunoni AR, Carvalho AF, Radua J, Thompson T, Smith L, Oh H, Yang L, Grabovac I, Schuch F, Fornaro M, Stickley A, Rais TB, de Pablo GS, Shin JI, Fusar-Poli P. Environmental risk factors, protective factors, and peripheral biomarkers for ADHD: an umbrella review. Lancet Psychiatry. 2020; 7:955-970